Meccanismi per potenziare la trasduzione e il riconoscimento degli acidi nucleici nelle cellule staminali ematopoietiche 

  • 5 Anni 2016/2021
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Ad oggi, per essere efficace, il protocollo clinico di terapia genica su cellule staminali ematopoietiche (CSE) richiede l’uso combinato di esposizioni ripetute e alte dosi di vettore virale, unite a una potente stimolazione cellulare. Questi due fattori impattano negativamente sull’efficienza della procedura: da una parte impongono di disporre di una grande quantità di vettore, dall’altra la prolungata coltura ex vivo può interferire con le delicate funzioni biologiche delle CSE. Migliorare l’efficienza di trasduzione delle CSE da parte dei vettori lentivirali resta quindi un obiettivo primario nel campo della terapia genica, poiché  consentirebbe di abbassare i costi della procedura, altrimenti insostenibili, e diminuire il possibile impatto della terapia sulla fisiologia della cellula. Per raggiungere questo obiettivo, stiamo caratterizzando sia i meccanismi molecolari alla base della resistenza delle CSE alla trasduzione lentivirale, sia l’impatto della trasduzione lentivirale e più in generale l’impatto che il riconoscimento degli acidi nucleici ha in diversi contesti patologici. In questo contesto, abbiamo osservato che le CSE reagiscono in modo molto differente a diversi tipi di vettori di terapia genica e stiamo valutando l’impatto della trasduzione nel contesto di CSE da pazienti con patologie infiammatorie. Inoltre, siamo riusciti a individuare un potente blocco all’ingresso dei vettori lentivirali nelle CSE e scoperto che questo blocco può essere superato in modo molto efficiente farmacologicamente. Sono in corso studi per identificare i partner molecolari coinvolti nel blocco alla trasduzione lentivirale nelle CSE. Nel complesso, i nostri studi sulle interazioni tra CSE e vettori di terapia genica ci permetteranno di sviluppare strategie di terapia genica più efficaci e sicuri per il trattamento di numerose malattie.

Pubblicazioni Scientifiche

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