Meccanismi cellulari e molecolari coinvolgenti l’azione immunoregolatoria della leptina nella patogenesi del Diabete di Tipo 1: nuove strategie per un intervento immunoterapeutico

  • 3 Anni 2005/2008
  • 106.500€ Totale Fondi
La malnutrizione rappresenta la causa piu' frequente di morte per malattieinfettive nei paesi meno sviluppati.Il deficit nutrizionale e la conseguenteriduzione del grasso corporeo causano immunodepressione sia negli animaliche nell'uomo.Noi abbiamo di recente evidenziato che la mancanza dellaleptina,un ormone prodotto dal grasso,causa l'immunodepressioneosservata in corso di malnutrizione.La leptina ha grandi somiglianze strutturalicon prodotti del sistema immunitario chiamati citochine.In seguito a digiuno i livelli ematici di leptina si riducono a causa della diminuzione del grasso corporeo,talefenomeno causa una immunodepressione.Al contrario in malattie autoimmunitariecome il diabete di tipo 1,la risposta immunitaria e' rivolta contro organi propricome le cellule beta pancreatiche.Tale processo porta alla distruzionedi tali cellule che producono insulina.Il nostro gruppo ha evidenziato che la somministrazione di leptina precocemente nella vita di topi che spontaneamente sviluppano il diabete (NOD) e' in grado di anticipare l'esordio clinico della malattia aumentando la risposta contro le cellule beta del pancreas.Inoltre,anche altre malattie autoimmunitarie come la sclerosi multipla e l'artrite reumatoride presentano un'aumentata produzione di leptina all'esordio della malattia.Visti glieffetti drammatici della leptina in corso di autoimmunita',il nostro gruppo si prefigge di studiarne a fondo tali effetti al fine di mettere a punto nuove strategie per un intervento immunoterapeutico in corso di diabete di tipo 1.Abbiamo a disposizione topi mancanti del recettore della leptina e con il loro studio si potra' comprendere se la presenza di questo ormone e' necessaria per lo sviluppo del diabete di tipo 1.Infine,altri esperimenti volti a ridurre la produzione di leptina con l'uso di suoi antagonisti recettoriali,dovrebbero permettere di mettere a punto nuove strategie per curare sia il diabete di tipo 1 che il rigetto di cellule-beta pancreatiche.

Pubblicazioni Scientifiche

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