Identificazione di target terapeutici nella microcefalia primaria attraverso l’analisi della via CIT-K/ASPM

  • 3 Anni 2012/2015
  • 270.000€ Totale Fondi
Le microcefalie di origine genetica sono patologie caratterizzate da una forte riduzione del volume dell’encefalo, spesso associate a sintomi estremamente invalidanti come ritardo mentale, paralisi, atassia ed epilessia. Nella maggioranza dei casi queste sindromi sono il risultato di una perdita di precursori neuronali o di neuroni durante l’embriogenesi: pertanto, lo sviluppo di terapie efficaci rappresenta una delle frontiere più ardue della medicina, soprattutto perché qualsiasi intervento deve essere attuato durante la gravidanza. La conoscenza dei meccanismi cellulari e molecolari che portano alla microcefalia è essenziale per lo sviluppo di nuove terapie. Negli ultimi dieci anni sono stati identificati i geni responsabili di molte di queste sindromi, facilitando notevolmente la diagnostica. Tuttavia, i meccanismi con cui questi geni agiscono nello sviluppo cerebrale sono ancora oscuri. Il gruppo guidato da Ferdinando Di Cunto ha già sviluppato, grazie al supporto di Telethon, topi mutanti che sviluppano una forma molto severa di microcefalia per una mutazione nel gene CIT-K. Obiettivo di questo progetto è proseguire gli studi su questi topi, sulla base di quanto emerso sinora: innanzitutto, è molto probabile che la proteina CIT-K cooperi con altre proteine critiche per le microcefalie; in secondo luogo, questo modello animale è molto interessante per le microcefalie in generale, perché mostrano sia un’aumentata mortalità sia, probabilmente, una ridotta generazione dei precursori neuronali durante l’embriogenesi; infine, perché le anomalie cellulari che caratterizzano questi topi possono essere ridotte in modo significativo modulando proteine la cui funzione può essere modificata da farmaci già disponibili.

Pubblicazioni Scientifiche

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