Estendere la via di rimodellamento delle cristae controllata da OPA1: un approccio integrato per comprendere la patogenesi ed identificare strategie terapeutiche per l’atrofia ottica dominante

  • 5 Anni 2007/2012
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L’atrofia ottica dominante è una malattia genetica caratterizzata dalla rpgressiva perdita della vista, a partire dall’età prescolare, cusata dalla morete delle cellule gangliari della retina, I neuroni che trasmettono le immagini dal nostro occhio alla parte del cervello deputata ad interpretarle. Questa morte avviene probabilmente a causa di un eccesso nel normale processo di “suicidio” cellulare che noi chiamiamo apoptosi e che serve al naturale ricambio di tutte le cellule del nostro corpo. Per mettere a punto dei farmaci che consentano di bloccare questo processo, dobbiamo comprenderne I meccanismi. I mitocondri, gli roganelli che nella cellula funzionano da centrale energetica, giocano un ruolo fondamentale anche in questi processi di apoptosi. Il loro coinvolgimento nella morte cellulare programmata è accompagnato da cambiamenti nella loro forma. Alcune proteine controllano la forma dei mitocondri e mutazioni a loro carico sono associate a patologie genetiche che comprendono anche forme di cecità. In particolare una di queste proteine, chiamata OPA1, è mutate in atrofia ottica dominante. Noi ci riproponiamo di studiare come questa proteina sia regolata, di charire il suo ruolo nella vita e nella morte delle cellule gangliari della retina, di esporare se possa essere un bersaglio per farmaci che interferiscano con la morte di queste cellule e quindi che possano prevenire il lento degenerare verso la cecità.

Pubblicazioni Scientifiche

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