Definizione delle basi molecolari e cellulari della Displasia Spondiloepifisiaria Tarda e identificazione di target per l’intervento farmacologico

  • 5 Anni 2011/2016
  • 300.000€ Totale Fondi
La displasia spondiloepifisaria tarda (SEDT) è una malattia genetica legata al cromosoma X che si manifesta con bassa statura, collo e tronco corti, torace a botte e segni precoci di artrite. I sintomi compaiono dopo i dieci anni, durante la fase di massima crescita. La malattia è causata da mutazioni del gene SEDL che si trova sul cromosoma X. Attualmente non esiste alcuna terapia specifica per questa malattia. La SEDT è legata ad una difettosa deposizione della matrice cartilaginea ad opera dei condrociti (le cellule che sono deputate alla secrezione di questa matrice) e ad un conseguente alterato sviluppo osseo. Ad oggi la funzione di SEDL non è nota e non si conosce il meccanismo con cui mutazioni di SEDL causano la malattia: questo rappresenta il principale obiettivo del nostro progetto. Abbiamo ottenuto importanti risultati che indicano che SEDL controlla la secrezione di uno dei maggiori costituenti della matrice cartilaginea, ossia il procollageno di tipo II. In questo progetto proponiamo di studiare il ruolo cellulare di SEDL anche grazie ad uno studio comparato delle disfunzioni causate dalla deplezione di SEDL in cellule di mammifero e dell'omologo di SEDL nel lievito. Un importante obiettivo del progetto è quello di identificare possibili bersagli farmacologici o composti attivi nel "correggere" i difetti di secrezione del procollageno di tipo II indotti dalla deplezione di SEDL. Tale identificazione si baserà su uno screening di collezioni di molecole farmacologicamente attive utilizzando il saggio della secrezione del procollageno. I composti attivi verranno saggiati su un modello animale, la cui messa a punto rappresenta un altro obiettivo del progetto.

Pubblicazioni Scientifiche

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