Deficit di GLUT1: nuove strategie terapeutiche per incrementare il trasporto di glucosio attraverso la Barriera-Emato-Encefalica (BEE)

  • 1.3 Anni 2022/2023
  • 50.000€ Totale Fondi

Questo progetto è stato finanziato grazie al Bando Seed Grant dall'Associazione Italiana GLUT1.

 

La sindrome da deficienza di Glut1 è una malattia genetica con esordio infantile associata a manifestazioni cliniche come disabilità intellettiva, atassia, diastonia. La parziale o completa deficienza di Glut1 è causata da mutazioni a carico del gene SLC2A1, che codifica per la proteina GLUT1, un trasportare che media l’assorbimento del glucosio a livello delle cellule endoteliali della barriera ematoencefalica, una struttura che riveste e protegge il cervello. Quando la cellula ha bisogno di glucosio, Glut1 viene trasportato dagli endosomi, organelli cellulari che hanno il compito di regolare il processo di transito di molecole (endocitosi) alla membrana plasmatica (il rivestimento esterno della cellula). In una persona sana, il corretto trasporto della proteina Glut1 permette di garantire un equilibrio dei livelli di glucosio nella cellula.

Nella nuova progettualità proposta, il gruppo di ricerca del Dott. Zara ha l’obiettivo di comprendere come favorire il trasporto di glucosio nel cervello attraverso due approcci: modulare l’espressione del gene SLC2A1 tramite la molecola di RNA antisenso SLC2A1-AS1 identificata nel progetto pilota al fine di aumentare la produzione di Glut1; aumentare in maniera regolata e transiente la permeabilità della barriera ematoencefalica andando ad interferire sui legami che tengono adese le cellule che la compongono, con il fine ultimo di mettere a punto una strategia per aumentare l’assorbimento di glucosio nel cervello. L’intenzione finale sarà quella di validare i risultati ottenuti non solo su modelli cellulari, ma anche su modelli di topo che non esprimono la proteina Glut1 (topi Glut1 knock-out) in modo da verificare l’efficacia e gli eventuali effetti avversi delle diverse alternative proposte in una condizione che mimi la reale condizione patologica.

 

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