Caratterizzazione funzionale del gene BCL11A, volta allo sviluppo di una nuova terapia per la cura della beta-talassemia

  • 2 Anni 2013/2015
  • 262.800€ Totale Fondi
La beta-talassemia è una malattia genetica caratterizzata da una produzione ridotta o assente di una delle componenti dell’emoglobina, la catena beta. La gravità della malattia è molto variabile - si va dallo stato di portatore sano sino alla totale dipendenza dalle trasfusioni - e dipende non solo dal tipo di difetto genico, ma anche dalla copresenza di geni modificatori, in grado di compensare in senso positivo la manifestazione clinica della malattia. Gli esempi più noti e studiati in questo senso sono la copresenza della forma alfa di talassemia e la persistenza, geneticamente determinata, di emoglobina fetale anche nella vita adulta. Per questo negli ultimi anni sono stati condotti molti studi per identificare quei fattori genetici in grado di influire sull’espressione dell’emoglobina fetale. Di recente studi di associazione sull’intero genoma condotti in differenti gruppi etnici hanno dimostrato che il gene BCL11A è uno dei principali repressori dell’espressione dell’emoglobina fetale nei precursori dei globuli rossi maturi, con il maggiore impatto sui sintomi clinici. Sulla base di queste evidenze, questo progetto multicentrico mira a chiarire, utilizzando diversi approcci sperimentali, il meccanismo d’azione del gene BCL11A, con l’auspicio che i risultati portino verso lo sviluppo di un trattamento per la beta-talassemia che abbia questo gene come bersaglio terapeutico per indurre la produzione di emoglobina fetale nei pazienti.

Il tuo browser non è più supportato da Microsoft, esegui l'upgrade a Microsoft Edge per visualizzare il sito.