Applicazione delle tecniche di sequenziamento di nuova generazione per la ricerca di mutazioni atipiche del gene TCF4 e di eterogeneità genetica nella sindrome di Pitt-Hopkins

  • 1 Anni 2015/2016
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La sindrome di Pitt Hopkins è una condizione geneticas rara, ma emergente, che cade nell'ambito delle sindromi genetiche caratterizzate da deficit cognitivo grave. Il gene causativo maggiore, TCF4, è stato individuato nel 2007. Mutazioni di TCF4 si verificano in genere per la prima volta nei pazienti, e per questo il rischio di ricorrenza familiare di questa condizione è basso. Tuttavia mutazioni in altri geni possono causare un quadro clinico simile. Alcuni di questi sono noti, e si associano a una forma autosomico-recessiva di questa condizione, che ha quindi rischio di ricorrenza in altri figli della stessa coppia dei genitori pari al 25%. Ma altri geni non sono ancora noti, e diversi pazienti rimangono senza diagnosi genetica, e rimane anche incerta la valutazione del rischio di ricorrenza familiare. Le attuali tecniche di analisi genomica, in particolare la tecnica di sequenziamento esomico, può cambiare questo scenario. Tali tecniche, se applicate in congiunzione con una attenta valutazione clinica dei pazienti, possono condurre all'individuazione di nuovi geni-malattia. Questo è il primo elemeno necessario per introdurre lo studio dei meccanismi patogenetici e una possibile terapia personalizzata, volta non a curare l'intero quadro clinico, difficilmente reversibile, ma alcuni sintomi specifici, come l'epilessia.

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