Nonostante gli impegni lavorativi di Raffaele, sua figlia lo convince ad aggiungerne un altro: diventare coordinatore provinciale Telethon.

Un ciclone. Raffaele Marasco, 68 anni, da Torretta di Crucoli, in provincia di Crotone, viaggia in lungo e largo per la Calabria, l’Italia e l’estero facendo conoscere la cultura musicale, e non solo, della sua terra. «Io e i miei figli giriamo il mondo, fino in Australia, per organizzare eventi e manifestazione in cui si esibiscono molti artisti la cui musica è spesso prodotta da noi stessi».

Nonostante questo impegno, Raffaele, su incoraggiamento della figlia, ha deciso 8 anni fa di rispondere ad un annuncio per diventare coordinatore provinciale di Telethon, prima per l’area di Crotone poi, praticamente, per tutta la regione. «Precedentemente al mio arrivo in Telethon non esisteva un coordinatore per queste province. Tant’è che ho iniziato coprendo il crotonese, che conta solo 22 comuni, per poi estendere la mia attività anche al cosentino ionico, alle province di Catanzaro e Vibo Valentia, fino a raggiungere, sporadicamente, anche Reggio Calabria».

Anche per lui, come per altri volontari che hanno deciso di dedicare il loro tempo alla Fondazione Telethon, vale il principio della “restituzione”. «La vita mi ha regalato soddisfazioni e benessere e, per questo, nonostante il tempo limitato a disposizione, ho deciso di restituire qualcosa alla comunità, e farlo attraverso la Fondazione Telethon mi è sembrato la scelta più giusta».

Mettiamoci anche che, vista la professione che svolge, Raffaele può contare su una ampia base di contatti, più o meno istituzionali, e un’esperienza che sicuramente incrementano le possibilità di riuscita delle sue iniziative in favore della ricerca: «Il mio lavoro mi porta a spostarmi continuamente e ad avere contatti con amministratori, pro loco e associazioni su tutto il territorio, e ciò facilita il contatto finalizzato ad instaurare collaborazioni favorevoli anche per Telethon. È anche con il sostegno e il contributo di questa rete che ogni anno riusciamo ad organizzare un gran galà di solidarietà in favore di Fondazione Telethon in un teatro o un palazzetto dello sport di una località diversa. I nostri artisti dedicano quella giornata alla ricerca e gli esiti di solito sono sempre entusiasmanti. Grazie poi alla mia professione posso mettere a disposizione anche i service necessari per l’intero allestimento della manifestazione. Probabilmente l’edizione 2019 si svolgerà proprio a Vibo Valentia».

La risposta del territorio è sempre più entusiastica. «Sicuramente, oggi che, grazie al gruppo di circa 80 volontari che si è creato intorno a me, le iniziative a sostegno di Telethon sono diventate più diffuse e regolari la consapevolezza e il livello di conoscenza rispetto alla Fondazione e alla sua mission sono cresciute sensibilmente, con ricadute positive anche sul numero e sull’entità dell donazioni. Finora i risultati ci hanno dato ragione».

La sistematicità dell’azione di Raffaele è culminata nella firma di un accordo programmatico con tutte le Pro loco locali con cui vengono organizzate regolarmente le “cene solidali”: «Un modello che in qualche modo ha fatto scuola – specifica con una punta di orgoglio Raffaele – visto che è stato replicato anche a livello nazionale». Il contagio delle idee, secondo Raffaele, è positivo e fruttuoso: «Sono sempre molto contento di partecipare alle convention che raccolgono tutti i coordinatori proprio perché in questo modo la proposta o la soluzione adottata in un territorio può rappresentare una best practice per il resto dei coordinamenti». È sabato, e Raffaele si prepara ad una lunga giornata di lavoro che terminerà a notte fonda, «ma non anche così che ci si mantiene in forma?».

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