«Abbiamo introdotto il concetto che la raccolta fondi deve essere un’attività che ci coinvolge costantemente, e non soltanto nei momenti canonici delle campagne di Natale e di primavera», racconta Clara Di Fabrizio, coordinatrice per la provincia di Chieti.

104 comuni sparsi su una superficie di quasi 2.600 km². La provincia di Chieti è la più grande dell’Abruzzo, un territorio che si estende dal mare alla montagna. Piccole comunità dove ci si conosce un po’ tutti, e tutti sono pronti ad intervenire per una buona causa.

Ne è testimone Clara Di Fabrizio, che dal 2006 coordina le attività di raccolta fondi per la Fondazione Telethon. Un avvicendamento familiare, visto che fino a quella data a ricoprire lo stesso ruolo era suo marito. Un’avventura che prende il via una fredda sera di Santo Stefano. «Fredda per il clima meteorologico, ma non per quello umano – racconta Clara. – Il coinvolgimento fu talmente alto, e tanti furono i partecipanti alla tombolata e alla cena che il risultato fu veramente esaltante».

Una parentesi che ha segnato una svolta nella sua vita, e da quel momento Clara non ha mai interrotto il suo impegno in favore della ricerca. «Noi viviamo a Lama dei Peligni, un centro di poco più di 1.500 anime, e quando c’è da intervenire per Telethon nessuno si tira indietro» e lo stesso vale per molti altri comuni della provincia. Le telefonate di richiesta di collaborazione sono tante, e anche le iniziative spontanee che scaturiscono dall’entusiasmo dei volontari che sul territorio non mancano.

Per Clara è “maratona” tutto l’anno: «Abbiamo introdotto il concetto che la raccolta fondi deve essere un’attività che ci coinvolge costantemente, e non soltanto nei momenti canonici delle campagne di Natale e di primavera» ed è per questo che Clara vorrebbe ampliare il gruppo di sei persone che l’affiancano sistematicamente nella sua attività di coordinamento delle iniziative in favore della ricerca. La provincia è molto estesa e occorrerebbe ramificare meglio la rete di volontari stabili, perché, come dice Clara, «per quanto intenso, il nostro impegno ci permette di raggiungere non più del 40% dell’area di nostra competenza». Ciò nonostante, negli ultimi due anni sono aumentati i comuni che hanno deciso di intervenire con manifestazioni locali, e anche le associazioni e le organizzazioni che collaborano costantemente con Telethon.

«Come in ogni territorio – racconta Clara – anche nella nostra provincia possiamo contare sul supporto dell’Avis e delle Pro Loco, nonché di alcune realtà più piccole come l’Associazione Motoclub Tiziano Conicella, nata proprio a Lama dei Peligni nel 2012 in seguito alla scomparsa prematura di un grande appassionato di moto, nonché amico di tutti in paese, Giuseppe Laudadio, detto Peppinuccio, e che non ci ha mai fatto mancare il proprio appoggio».

Costruttivo anche il contatto con le scuole, mentre si stanno aprendo solo adesso timidi varchi di solidarietà anche all’interno del tessuto imprenditoriale della zona.  «A questo scenario va aggiunto l’ottimo rapporto che intercorre tra noi e le amministrazioni locali, una leva su cui possiamo fare affidamento per l’allestimento delle manifestazioni più grandi». E all’orizzonte si prepara la grande non-stop di calcetto della prossima estate. «A Gessopalena organizziamo tra la fine di luglio e i primi giorni di agosto una maratona calcistica di 40 ore aperta alla partecipazione di tutti, giovani e meno giovani».

Sono stati 13 anni di lavoro intenso e grande “affiatamento” tra Clara e Telethon, una collaborazione e un impegno ripagati con un profondo senso di gratificazione.

«Fondazione Telethon mi ha arricchito per l’umanità che ho incontrato in molte persone, soprattutto coloro che con una incredibile forza di volontà affrontano la malattia»,

E conclude: «Per loro e per le loro famiglie noi proseguiremo nella nostra opera volontaria, perché non c’è soddisfazione più grande che vedere finalmente affiorare sulle labbra di questi nostri amici un sorriso di gratitudine e simpatia». 

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