Leucodistrofia metacromatica: primo passo verso il farmaco

Dall’Agenzia europea del farmaco (EMA) primo parere positivo per “Libmeldy”, la terapia genica sviluppata insieme all’SR-Tiget per il trattamento della leucodistrofia metacromatica.

Ana Carolina, nata con la leucodistrofia metacromatica, è stata trattata con la terapia genica e ora sta bene

Orchard Therapeutics (Nasdaq: ORTX), azienda leader a livello globale nel campo della terapia genica, ha annunciato oggi che il Comitato per i farmaci ad uso umano (CHMP) dell’Agenzia europea del farmaco (EMA) ha dato opinione positiva raccomandando l’autorizzazione all’immissione in commercio per Libmeldy (cellule CD34+ autologhe codificanti il gene arilsulfatasi-A, o ARSA), una terapia genica innovativa per il trattamento della leucodistrofia metacromatica (MLD), caratterizzata da mutazioni in entrambe le copie del gene ARSA che portano a un riduzione dell’attività enzimatica. La terapia è indicata per i bambini con le forme tardo-infantile o giovanile-precoce che ancora non abbiano manifestato i segni clinici della malattia e per quelli con la forma giovanile precoce che, pur presentando le prime manifestazioni cliniche della malattia, siano ancora in grado di camminare in modo indipendente e non abbiano ancora presentato un declino delle capacità cognitive.

L’opinione positiva del CHMP sarà ora sottoposta al vaglio della Commissione Europea (EC), che ha la facoltà di autorizzare l’immissione in commercio di Libmeldy nell’Unione Europea (EU). La decisione finale della EC per Libmeldy è attesa entro la fine del 2020. Se approvata, Libmeldy sarà il primo farmaco in commercio, nonché la prima terapia genica, per i pazienti con leucodistrofia metacromatica a esordio precoce elegibili al trattamento.

La leucodistrofia metacromatica è una malattia genetica molto rara dovuta a mutazioni del gene ARSA, che porta a danni neurologici e regressione dello sviluppo. Nelle sue forme più gravi, che sono anche le più comuni, questi bambini perdono rapidamente la capacità di camminare, parlare e interagire con il mondo circostante. La maggior parte di questi pazienti muore in età infantile e ha a disposizione soltanto cure palliative.

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«L’opinione positiva del CHMP all’immissione in commercio di Libmeldy è un risultato importante che vogliamo condividere con tutta la comunità MLD, perché è un altro passo verso una terapia che, con una un’unica somministrazione, può potenzialmente cambiare il destino dei bambini affetti da questa terribile malattia» ha dichiarato Bobby Gaspar, amministratore delegato di Orchard Therapeutics. «A supporto di Libmeldy ci sono i dati di 35 pazienti con un follow-up fino a 8 anni dal trattamento. Questo si traduce in oltre 140 anni-uomo di osservazione, che rappresentano delle solide basi per l’ingresso di Libmeldy sul mercato e la sua efficacia a lungo termine, se approvato. Questi risultati nella MLD a esordio precoce confermano ancora una volta come la terapia genica con cellule staminali ematopoietiche sia un approccio dalle enormi potenzialità anche per altre malattie metaboliche del sistema nervoso che finora sono state difficili da trattare».

Ideata per essere somministrata in un’unica infusione, Libmeldy è una terapia genica sviluppata in collaborazione con l’Istituto San Raffaele-Telethon per la terapia genica (SR-Tiget) di Milano. Una volta selezionate, le cellule staminali ematopoietiche del paziente vengono corrette con un vettore lentivirale che consente di inserire nel loro patrimonio genetico più copie funzionanti del gene ARSA. Queste cellule geneticamente modificate vengono poi reinfuse nel paziente: la loro capacità di attraversare la barriera emato-encefalica e raggiungere il cervello, attecchire ed esprimere livelli di enzima funzionante superiori al normale permette di correggere il difetto genetico causativo in modo continuo, con un singolo trattamento.

«Veder diventare questa terapia genica una cura disponibile per i pazienti è una grandissima soddisfazione per tutto il nostro istituto, per il quale questo risultato rappresenta il punto di arrivo di un viaggio durato ben 15 anni, dalla prima prova di principio fino al primo test nell’uomo»

Luigi Naldini, Direttore SR-Tiget

«I benefici clinici significativi e duraturi osservati nei pazienti trattati prima o appena all’esordio dei sintomi, soprattutto quando considerati alla luce della storia naturale della malattia, confermano le potenzialità uniche della terapia genica con cellule staminali ematopoietiche. Questo conferma anche come la terapia genica con cellule staminali ematopoietiche ha la potenzialità di cambiare la storia anche di altre malattie da accumulo, specialmente quando le cellule sono manipolate in modo da esprimere livelli dell’enzima superiori a quelli normali e fornirne così una dose sovra-fisiologica a tutti i tessuti colpiti».

«Da genitore, vedere il proprio figlio iniziare a crescere in modo apparentemente normale per poi assistere alla perdita rapida e improvvisa di buona parte delle sue capacità è devastante, soprattutto sapendo che attualmente non esistono terapie approvate per la MLD» ha detto Georgina Morton, presidente dell’associazione ArchAngel MLD Trust. «La decisione di oggi di proporre Libmeldy per l’approvazione finale da parte della Commissione Europea rappresenta una tappa fondamentale per i genitori di questi bambini e per tutti noi che facciamo parte della comunità MLD». 

«Abbiamo enormemente apprezzato la velocità e l’accuratezza con cui EMA ha valutato la richiesta di immissione sul mercato di Libmeldy, soprattutto alla luce dell’estrema gravità della malattia e dell’attuale mancanza di opzioni terapeutiche per questi bambini» ha dichiarato Anne Dupraz, responsabile degli affari regolatori di Orchard Therapeutics. «La grande collaborazione dimostrata dall’Agenzia ne dimostra il grande impegno a favore della salute pubblica, per garantire una valutazione tempestiva dei nuovi farmaci per malattie per le quali non ci siano opzioni terapeutiche disponibili».

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