La terapia cellulare fa parte di quella nuova branca della medicina chiamata medicina rigenerativa, che si pone l’obiettivo di sostituire organi e tessuti danneggiati, normalmente tramite cellule staminali. Sono definite staminali quelle cellule che hanno la capacità di autorinnovarsi e specializzarsi in tutti i tipi di cellule che costituiscono il nostro corpo. Le staminali sono così responsabili, durante lo sviluppo dell’organismo, della rigenerazione e crescita di diversi tessuti.

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Nell’ambito della terapia cellulare, le staminali possono agire in due diversi modi: entrare fisicamente nel tessuto danneggiato e dividersi nelle cellule specializzate di quel tessuto per ripristinarne la funzionalità o sostenerla, oppure rilasciare molecole che innescano meccanismi molecolari e cellulari che si traducono in “effetto terapeutico” sul tessuto danneggiato.

Attualmente, la terapia cellulare più utilizzata è il trapianto di cellule staminali del sangue per trattare tumori del sangue come linfomi o leucemie, o malattie del sistema immunitario. Inoltre, è ormai comune anche l’utilizzo delle staminali della pelle per trapianti in pazienti con gravi ustioni. Parallelamente, grandi progressi si stanno facendo per la messa a punto di innovative terapie cellulari per le degenerazioni della retina, alcune malattie rare, come l’epidermolisi bollosa, e alcuni tipi di tumore.

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