Ruolo delle interazioni tra astrociti ed interneuroni nel controllo delle crisi epilettiche in modelli di malattie neurologiche monogeniche associate ad epilessia

  • 3 Anni 2012/2015
  • 446.800€ Totale Fondi
La crisi epilettica, sintomo invalidante di diverse malattie neurologiche acquisite e congenite, si manifesta senza preavviso e può avere gravi conseguenze. Nelle encefalopatie epilettiche congenite dell’infanzia, per esempio, la ricorrenza delle crisi determina un progressivo danno cerebrale associato alla comparsa di gravi deficit neurologici e cognitivi. Nonostante i numerosi studi al riguardo, i meccanismi che determinano l’inizio e il mantenimento delle crisi epilettiche sono ancora poco conosciuti. Durante un recente progetto finanziato da Telethon, il gruppo di Gian Michele Ratto ha dimostrato che due tipi di cellule cerebrali (neuroni e astrociti) cooperano a determinare l’inizio di una crisi epilettica. Questi studi hanno dimostrato un nuovo ruolo degli astrociti, fondamentale per il controllo dell’eccitabilità neuronale in condizioni fisiologiche e patologiche. Obiettivo di questo progetto è indagare se anche un altro tipo di cellule nervose, gli interneuroni inibitori, interagendo con gli astrociti abbiano a loro volta un ruolo nella generazione delle crisi epilettiche, vista la loro importanza nel controllo dell’eccitabilità. Questa ipotesi sarà verificata in due modelli animali di malattia neurologica monogenica associata a crisi epilettiche: l’epilessia mioclonica severa dell’infanzia e l’emicrania familiare con emiplegia e crisi epilettiche, dovuta a un difetto genetico ristretto alla popolazione cellulare degli astrociti. Nel primo caso i ricercatori analizzeranno il ruolo specifico delle interazioni tra interneuroni inibitori e astroglia nella generazione e nel mantenimento delle crisi epilettiche, mentre nel secondo studieranno il ruolo della disfunzione specifica astrocitaria nell’insorgenza delle crisi epilettiche (ictogenesi). Lo studio permetterà di definire il ruolo patogenetico delle interazioni tra neuroni e astrociti in malattie monogeniche, grazie a metodiche all’avanguardia nel campo delle neuroscienze. I risultati attesi permetteranno lo sviluppo di nuove strategie terapeutiche per le epilessie genetiche.

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