Ruolo dei recettori nicotinici nella patogenesi dell’epilessia notturna autosomica dominante del lobo frontale: studio su un modello murino condizionale

  • 3 Anni 2012/2015
  • 179.700€ Totale Fondi
L’epilessia è una malattia neurologica molto comune, che colpisce circa 50 milioni di persone nel mondo: si stima che circa una persona su 10 vada incontro ad almeno una crisi epilettica durante la vita. Le forme genetiche di epilessia sono spesso causate da mutazioni di geni che codificano per canali ionici, speciali proteine che, tra le altre cose, controllano l’attività elettrica del cervello. Spesso, quindi, si parla di “canalopatie” per indicare quelle malattie genetiche dovute a difetti nei canali ionici: attualmente se ne conoscono diverse decine e ne vengono scoperte continuamente di nuove. Obiettivo di questo progetto è studiare le mutazioni in particolari canali ionici, i recettori nicotinici per l’acetilcolina (nAChR), che sono stati associati a forme di epilessia del lobo frontale che si presentano durante il sonno. Al momento i meccanismi con queste mutazioni causino la malattia sono poco chiari, perché anche il ruolo fisiologico degli nAChR nel cervello è solo parzialmente noto. I ricercatori guidati da Andrea Becchetti si propongono quindi di condurre studi fisiologici nella corteccia cerebrale di topi normali e mutanti, per comprendere come queste mutazioni portino alla sindrome epilettica, ma anche per individuare nuove strategie farmacologiche efficaci. Circa il 30 per cento dei pazienti affetti da questa o altre forme di epilessia, infatti, non risponde al trattamento farmacologico standard, forse a causa di alterazioni stabili dei circuiti cerebrali nel corso dello sviluppo che non possono essere successivamente corrette nel cervello maturo. Dal momento che i comuni antiepilettici agiscono in genere inibendo i canali ionici, i ricercatori studieranno il meccanismo con cui questi e altri farmaci regolano i canali ionici e, in particolare, stabilizzano la rete nervosa dipendente dagli nAChR durante fasi sensibili dello sviluppo cerebrale.

Pubblicazioni Scientifiche

Il tuo browser non è più supportato da Microsoft, esegui l'upgrade a Microsoft Edge per visualizzare il sito.