Recettori cerebrali per l’acetilcolina ed epilessia notturna

  • 3 Anni 2001/2004
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L'epilessia si deve ad un aumento incontrollato dell'attività elettrica nervosa, in zone più o meno ampie del cervello. Gli attacchi epilettici durante il sonno leggero sono sintomo della cosiddetta epilessia notturna del lobo frontale. Una delle cause più comuni di questa malattia è la disfunzione dei recettori cerebrali per l'acetilcolina, grosse molecole proteiche indovate nella membrana delle cellule nervose (i neuroni). Quando l'acetilcolina si lega ai suoi recettori, questi modificano la loro struttura per aprire un canale che permette il passaggio di una corrente elettrica attraverso la membrana cellulare. Ciò scatena la conduzione elettrica nei neuroni. Il poro, successivamente, si chiude spontaneamente (cioè desensitizza) perché la risposta termini. Mutazioni del recettore per l'acetilcolina possono impedire o, al contrario, aumentare il passaggio di corrente. A seconda della collocazione dei recettori nei circuiti cerebrali, entrambi questi effetti possono causare ipereccitabilità e quindi forme epilettiche. Noi studieremo un gene mutante, da noi scoperto, che causa l'epilessia notturna. Questo gene codifica per una delle subunità che compongono il recettore per l'acetilcolina, la subunità beta2. Abbiamo trovato che specifiche mutazioni in certe posizioni della subunità beta2 producono recettori che si richiudono molto più lentamente del normale, dopo aver legato l'acetilcolina. Questo altera la trasmissione nervosa in modi ancora non ben chiariti. Proveremo a capire come queste mutazioni producano l'epilessia studiando i recettori mutanti espressi in modelli cellulari e animali. Studieremo anche se i recettori mutanti rispondono in modo peculiare ai farmaci, per aprire prospettive terapeutiche. Continueremo inoltre a cercare nuove mutazioni dello stesso genere analizzando il genoma di pazienti.

Pubblicazioni Scientifiche

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