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Cos'è e come si manifesta la sindrome emolitico uremica?

La sindrome emolitico uremica (SEU) è caratterizzata da anemia emolitica, diminuzione del numero di piastrine e danno renale. Ne esistono due forme, una di origine infettiva e l’altra di origine genetica. La prima è causata da una tossina batterica liberata da particolari ceppi del batterio Escherichia coli (Shiga-tossina). Chiamata SEU Shigatossina-associata o SEU tipica, questa forma colpisce soprattutto i bambini e si manifesta tipicamente con diarrea emorragica; un danno renale di vario grado è presente in tutti i pazienti e può richiedere la dialisi in circa il 40% dei casi. La forma non infettiva di origine genetica, detta SEU atipica, è più rara e rappresenta meno del 10% della totalità di casi di SEU. Pur essendo malattie gravi, la prognosi di entrambe le forme è buona nella maggioranza dei casi.

Come si trasmette la sindrome emolitico uremica?

La SEU da Schiga-tossina è una malattia infettiva trasmessa prevalentemente da alimenti contaminati (carne poco cotta o latticini non pastorizzati). La SEU atipica è causata perlopiù da alterazioni della via del complemento, spesso su base genetica. Sono stati finora identificati undici geni la cui alterazione è responsabile dell’insorgenza della forma genetica della malattia: C3, CD46, CFB, CFH, CFHR1, CFHR3, CFHR5, CFI, DGKE, THBD e VTN tutti codificanti per proteine coinvolte nel sistema del complemento o della coagulazione. La forma genetica può insorgere in modo sporadico in un individuo (senza cioè precedenti in famiglia), oppure essere familiare. In questo caso la trasmissione avviene perlopiù con modalità autosomica dominante (un genitore con la mutazione ha una probabilità su due di trasmetterla a ciascuno dei propri figli), anche se la penetranza è incompleta (non tutti i soggetti con la mutazione si ammalano). Inoltre il rischio di malattia non è equamente distribuito tra le generazioni: i figli ed i fratelli dei pazienti affetti presentano un rischio maggiore di sviluppare la patologia rispetto ai genitori. Più rara invece è la modalità di trasmissione è autosomica recessiva (es: per varianti a carico del gene DGKE). Esistono poi forme di SEU atipica determinate da alterazioni metaboliche o secondarie a infezioni da pneumococco.

Come avviene la diagnosi della sindrome emolitico uremica?

La diagnosi viene fatta mediante gli esami di laboratorio. La forma da Shigatossina viene diagnosticata mediante la ricerca della tossina nelle feci ed in caso di negatività mediante la ricerca di anticorpi diretti specifici nel sangue. Per le forme atipiche sono necessari studi di funzione del complemento e di biologia molecolare dei geni coinvolti.

Quali sono le possibilità di cura attualmente disponibili per la sindrome emolitico uremica?

Nel caso della forma infettiva (SEU tipica) è necessaria una terapia di supporto a base di idratazione, trasfusioni, dialisi per curare gli effetti dell’insufficienza renale acuta e correzione di eventuali squilibri elettrolitici. Nel caso della forma genetica, oltre ai trattamenti di supporto, sono disponibili anche farmaci molto efficaci, gli inibitori della via del complemento. Inoltre, nei casi di insufficienza renale che richiedono dialisi cronica è possibile considerare anche il trapianto di rene.

Ultimo aggiornamento

31.08.22

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