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Cos'è e come si manifesta la distrofia muscolare facio-scapolo-omerale?

Le basi genetiche della distrofia muscolare facio-scapolo-omerale sono piuttosto complesse. Esistono due forme della malattia: la più frequente, che riguarda il 95 per cento dei casi, è quella di tipo 1 (FSHD1), ed è dovuta alla riduzione (delezione) nel numero di copie di una specifica porzione del cromosoma 4, chiamata D4Z4, in cui si trova un gene, DUX4, che è normalmente spento nelle cellule muscolari. Perché la malattia si manifesti deve essere presente anche un altro fattore, cioè una particolare variante della regione in cui si trova DUX4 (4qA). Questo porta all’alterazione dell’espressione di DUX4: gli studi condotti finora sembrano infatti indicare che l’espressione di DUX4 sia dannosa per le cellule muscolari, ma sono ancora molti gli aspetti da chiarire al riguardo. Il difetto è di natura autosomica dominante: basta cioè che la riduzione nel numero di copie di D4Z4 avvenga su uno solo dei due cromosomi 4 per causare la malattia e il rischio di trasmetterla da un genitore affetto a ciascun figlio è del 50 per cento a prescindere dal sesso. Esiste però anche un’altra forma molto più rara della malattia, quella di tipo 2 (FSHD2), in cui l’alterata espressione di DUX4 dipende dalla mutazione in altri geni, tra cui SMCHD1, DNMT3B e LRIF1. In questi casi la malattia si trasmette invece con modalità autosomica recessiva: occorre cioè ereditare il difetto genetico in SMCHD1, DNMT3B o LRIF1 da un genitore e la variante 4qA dall’altro genitore, entrambi solitamente portatori sani, per manifestare la malattia.

Come si trasmette la distrofia muscolare facio-scapolo-omerale?

Le basi genetiche della distrofia muscolare facio-scapolo-omerale sono piuttosto complesse. Esistono due forme della malattia: la più frequente, che riguarda il 95 per cento dei casi, è quella di tipo 1 (FSHD1), ed è dovuta alla perdita (delezione) di una specifica porzione del cromosoma 4 chiamata D4Z4. Questo porta all’alterazione dell’espressione di un gene, DUX4, che in condizioni normali è spento. Gli studi condotti finora sembrano indicare che l’espressione di DUX4 sia dannosa per le cellule muscolari, ma sono ancora molti gli aspetti da chiarire al riguardo. Il difetto è di natura autosomica dominante: basta cioè che sia mutata una sola copia del gene coinvolto per causare la malattia e il rischio di trasmettere il gene mutato da un genitore affetto a ciascun figlio è del 50 per cento a prescindere dal sesso. Esiste però anche un’altra forma molto più rara della malattia, quella di tipo 2 (FSHD2), in cui l’alterata espressione di DUX4 dipende dalla mutazione in altri geni, tra cui SMCHD1, DNMT3B e LRIF1. In questi casi la malattia si trasmette invece con modalità autosomica recessiva: occorre cioè ereditare il difetto genetico da ciascun genitore, portatore sano, per manifestare la malattia. In entrambe le forme, perché la malattia si manifesti deve essere presente anche un altro fattore, cioè la presenza di una particolare variante della regione in cui si trova DUX4 (4q35).

Come avviene la diagnosi della distrofia muscolare facio-scapolo-omerale?

La diagnosi viene effettuata a partire dall’osservazione clinica e deve essere confermata attraverso l'analisi genetica. Recentemente è stato introdotto un nuovo tipo di test per la FSHD1 che è in grado di rilevare non soltanto la delezione di D4Z$, ma anche la particolare conformazione della regione 4q35 in cui si trova il gene e che svolge un ruolo determinante nella manifestazione della malattia. Nel caso questo test risulti negativo, in presenza di sintomi riconducibili alla malattia si passa al test per la FSHD2, che prevede la ricerca di mutazioni nei geni associati a questa forma (SMCHD1, DNMT3B e LRIF1), ed eventualmente anche analisi del livello di metilazione del DNA a livello del locus FSHD. Nelle gravidanze da coppie in cui sia stato già identificato il difetto genetico in uno dei genitori è possibile effettuare la diagnosi prenatale mediante prelievo dei villi coriali.

Quali sono le possibilità di cura attualmente disponibili per la distrofia muscolare facio-scapolo-omerale?

Non esiste una terapia risolutiva; si può tuttavia intervenire sui sintomi, per esempio con tecniche di fisioterapia oppure somministrazione di antidolorofici. Nei casi più gravi, in cui sono interessati anche i muscoli respiratori, può essere necessaria la ventilazione meccanica.

Ultimo aggiornamento

04.10.23

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