Nato nel 1965 a Torino, Emanuele Buratti si è laureato in Biologia presso l’Università di Trieste, dove ha anche svolto il dottorato di ricerca in biochimica.Dal 1993 Emanuele Buratti lavora come ricercatore all’interno dell’International Centre for Genetic Engineering and Biotechnology (ICGEB) di Trieste, doveattualmente coordina un gruppo di sei persone nel laboratorio di Patologia molecolare.I principali obbiettivi della ricerca di Emanuele Buratti riguardano il metabolismo dell’Rna, in particolare il suo coinvolgimento nelle malattie umane come la glicogenosi di tipo II, la demenza frontotemporale e la sclerosi laterale amiotrofica.
Le malattie rare dal punto di vista scientifico sono quelle più affascinanti proprio perché poco comuni. Ciascuna di loro ci può svelare particolari aspetti del nostro metabolismo che altrimenti potrebbero sfuggirci, ma chi vive la malattia ha diritto di dire la sua su quali siano le priorità di ricerca: il confronto fra ricercatori, pazienti e le loro associazioni non è solo un atto di cortesia, ma un dovere morale.

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