Nata a Bergamo, Ariela Benigni si è laureata in Scienze Biologiche all’Università degli Studi di Milano e ha conseguito il PhD presso l’Universiteit Maastricht, in Olanda. Ha trascorso periodi di formazione presso varie istituzioni internazionali tra cui il Centre Regional de Transfusion Sanguigne di Strasburgo (FR), il Guy’s Hospital a Londra (UK), e il Brigham and Women’s Hospital a Boston (USA). Attualmente è Segretario Scientifico dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri IRCCS e Coordinatore delle Ricerche delle sedi di Bergamo. Il suo interesse nel campo della ricerca riguarda la comprensione delle cause dello sviluppo di malattie del rene comuni e rare e i meccanismi di progressione del danno che portano alla perdita della funzione dell’organo. Il suo gruppo di ricerca si occupa anche di trovare nuovi geni responsabili di malattie rare quali microangiopatie trombotiche, malattie del complemento e malattie che colpiscono i podociti, cellule che compongono il filtro del rene. In particolare, nell’ambito del progetto Telethon, il gruppo della dottoressa Benigni studia le conseguenze delle mutazioni del gene PAX2 sulla struttura e sulla funzione dei podociti in pazienti con glomerulosclerosi focale segmentaria, con lo scopo di trovare nuove terapie che proteggano i podociti dalla perdita della loro funzione. Ha avuto incarichi di spicco in ambito internazionale, tra i quali Senior Fellow presso il Dipartimento di Obstetrics and Gynecology all’Università di Oxford e Consulente per l’Organizzazione Mondiale della Sanità dal 2007 al 2012. Di recente ha fatto parte del Program Committee dei più prestigiosi meeting internazionali dedicati alla nefrologia: il World Congress of Nephrology 2015 a Cape Town, in Sudafrica, e l’American Society of Nephrology Meeting 2016, a Chicago. È stata organizzatrice e co-chair del corso sulla nefrologia diabetica nell’ambito dell’Educational Program all’American Society of Nephrology Meeting 2019, a Washington. Dal 2017 al 2018 è stata Membro della Commissione “Innovation and Discovery Task Force” dell’American Society of Nephrology. Nel 2019 le sono stati assegnati il Premio Internazionale “Tomoh Masaki”, a riconoscimento dei suoi studi sull’endotelina, e il Premio internazionale “Trotula 2019” dell’Università Nuova Scuola Medica Salernitana, dedicato alle donne che si sono maggiormente distinte nel campo dell’arte, della cultura e della ricerca. Attualmente è Editor in Chief di Nephron. È autrice di oltre 300 pubblicazioni su riviste internazionali. Il suo nome figura ai primi posti della classifica dei Top Italian Scientists che sono i ricercatori più citati al mondo nella letteratura scientifica, e fa parte del gruppo delle Top Italian Women Scientists che comprende le scienziate con pubblicazioni ad alto impatto, il suo H-Index è 81 (Google Scholar). Nel 2016 è stata inserita tra le 100 esperte nel sito www.100esperte.it, una banca dati online che raccoglie 100 nomi e CV di esperte nell’ambito delle Science, Technology, Engineering and Mathematics (STEM). Nel 2012 è stata insignita della benemerenza civica dal Comune di Bergamo a riconoscimento della sua attività di ricerca in campo internazionale.

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