Telethon a Washington per ricordare il premio Nobel Renato Dulbecco

Francesca Pasinelli, direttore generale di Fondazione Telethon, con il Premio Nobel Renato Dulbecco

Oggi 20 febbraio 2013, a Washington, l’Ambasciata italiana negli Usa, in collaborazione con la Fondazione Telethon e l’American Society for Cell Biology, rende omaggio a Renato Dulbecco, il grande biologo e medico italiano insignito del premio Nobel per la medicina nel 1975, a un anno esatto dalla sua scomparsa.

Tra i relatori principali Francesca Pasinelli (in questa foto scattata nel 2006 con il premio Nobel) direttore generale della Fondazione Telethon, che ripercorre le tappe più significative del legame tra la Fondazione e il premio Nobel; dal 1994 e fino alla sua scomparsa, il professor Dulbecco è stato presidente onorario della Commissione Medico Scientifica di Telethon, dopo esserne stato presidente dal 1991. Il suo contributo alle attività della Fondazione è stato anche significativo grazie alla sua partecipazione ai lavori del primo Consiglio di indirizzo scientifico: è infatti dalla elaborazione strategica di questo organo consultivo che è nato il progetto carriere Telethon, poi Istituto Telethon Dulbecco.

Nel 1999, anno in cui prese parte al Festival di Sanremo, Dulbecco decise infatti di devolvere il suo cachet proprio allo sviluppo un istituto che consentisse a giovani ricercatori di svolgere in piena indipendenza la propria carriera in Italia. Da allora l'Istituto Telethon Dulbecco (DTI) ha coinvolto 30 laboratori in Italia e ha permesso ad oltre 370 tra Telethon scientist, collaboratori, borsisti di svolgere la propria attività, arricchendo con il proprio talento la comunità degli scienziati italiani impegnati nella ricerca sulle malattie genetiche.

Tra i relatori di questa giornata figura anche Stefano Bertuzzi, uno dei primi giovani e talentuosi Telethon Scientist reclutati dall'Istituto Telethon Dulbecco (DTI) nel 1999, e oggi Direttore esecutivo dell'American Society for Cell Biology, nomina per la quale ha lasciato l'incarico di direttore dell'Office of Science Policy, Planning, and Communications presso il National Institute of Mental Health, sempre a Washington DC.

Proprio per testimoniare l'impegno per la ricerca del professor Dulbecco e il suo stimolo a un'intera generazione di giovani di enorme valore la giornata di oggi è dedicata ai tanti giovani ricercatori italiani attivi nei laboratori dei National Institutes of Health e nelle grandi Università dell'area di Washington, della Virginia e del Maryland,a cui il Ministero della Salute italiano ha di recente riconosciuto, grazie al programma nazionale per la ricerca sanitaria, possibilità di finanziamento per la realizzazione di progetti di interesse nazionale.

«Abbiamo ricordato la figura di uno straordinario scienziato e di un uomo eccezionale - sottolinea l'Ambasciatore d'Italia a Washington, Claudio Bisogniero, a commento dell'evento, - che è riuscito ad aprire strade inesplorate nel campo della ricerca antitumorale, grazie anche alla capacità di saper lanciare nuove sfide e di catalizzare le migliori energie in campo mondiale su progetti ambiziosi e innovativi. Dulbecco continua a essere un esempio luminoso anche sotto il profilo umano per i tanti giovani ricercatori impegnati nella ricerca, e in particolare per i tanti italiani che continuano a farci onore nel mondo».

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