Un calcio a un pallone, gli abbracci per il gol, la disperazione per un palo o un tiro appena fuori. Gioie e dolori di uno sport, il calcio, che può diventare un pretesto per stare insieme, fare comunità, dimostrarsi solidali. Come è accaduto a luglio in occasione di due manifestazioni organizzate da Telethon sul territorio che hanno sfruttato il messaggio universale dello sport per raccogliere nuovi fondi e continuare tutto l'anno a sostenere Telethon nella lotta alle malattie genetiche.

II edizione della maratona di calcio di Lecco

Partendo dal nord, sono state oltre mille le persone scese in campo allo Stadio Rigamonti-Ceppi di Lecco per partecipare alla seconda edizione di una maratona calcistica durata 36 ore. Un incontro di calcio molto particolare che non ha visto distinzioni di sesso o di età, puntando invece sul divertimento, la voglia di stare insieme e un obiettivo: raccogliere fondi a sostegno di Telethon per sconfiggere le malattie genetiche.

La maratona di calcio è stata promossa del coordinamento provinciale Telethon di Lecco e ha raccolto per la ricerca tremila quattrocentotrenta euro.

VI edizione di "Un calcio alle malattie genetiche" a Gessopalena

Sesto anno consecutivo anche per "Un calcio alle malattie genetiche", maratona calcistica di 36 ore organizzata nel piccolo comune di Gessopalena in privincia di Chieti.

La manifestazione è stata ideata nel 2008 da Giuseppe Tiberini, volontario Avis per Telethon e genitore di una bimba affetta da una grave malattia genetica. Con il suo impegno e grazie al sostegno di un'intera comunità, Un calcio alle malattie genetiche è diventato in questi sei anni un appuntamento sempre più sentito a Gessopalena e nei comuni limitrofi.

Oltre mille i partecipanti che hanno animato la due giorni seguiti dal calore di un numeroso pubblico. Premiata anche quest'anno la forza di volontà e lo spirito dei volontari di Telethon con una raccolta che ha superato i seimila euro.

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