Lucia Monaco, direttore scientifico di Telethon, interviene al Festival della Scienza di Genova il 1 novembre, per raccontare il ruolo della Fondazione nell’avanzamento della ricerca scientifica in Italia.

Da 25 anni a questa parte, grazie alla generosità degli italiani, sono stati raggiunti importanti traguardi: in primis lo sviluppo della terapia genica, una tecnica innovativa ideata da Luigi Naldini dell'Istituto San Raffaele Telethon per la terapia genica (Tiget), grazie alla quale è stato possibile avviare studi clinici e sviluppare terapie al momento efficaci su patologie dell’infanzia come la leucodistrofia metacromatica, la sindrome di Wiskott-Aldrich e l’Ada-Scid. Telethon ha dedicato poi negli anni particolare attenzione alle persone affette da una malattia neuromuscolare, per le quali al momento non esiste cura, ma la concreta possibilità di vivere una vita di qualità; a questo scopo nasce il bando Telethon-Uildm, ma anche i centri clinici Nemo presenti in quattro città italiane (Milano, Messina, Arenzano e Roma). La Fondazione inoltre si schiera al fianco di tutte quelle famiglie che non riescono ancora a ricevere una risposta di cura, dando loro voce per abbattere il muro di indifferenza e solitudine che circonda le malattie genetiche rare.

Lucia Monaco interviene nella conversazione “Chi paga la ricerca? La terza via delle fondazioni no profit” insieme ad altri esponenti di Fondazioni italiane che stanno avendo, come Telethon, un ruolo importante nel finanziamento della ricerca scientifica in Italia, in particolare quella biomedica. Di fronte ai tagli ai fondi pubblici e al disinteresse delle imprese italiane per la scienza, le realtà non profit rappresentano una “terza via” importante per il futuro della medicina.

Dal 22 ottobre al 1 novembre si rinnova l’appuntamento con il Festival della Scienza di Genova, diventato con il tempo un punto di riferimento per la divulgazione di una cultura scientifica a livello internazionale. Per maggiori informazioni sul Festival clicca qui.

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