Al Roma Seven International Rugby Seven Tournament arriva il rugby in carrozzina

Nella incantevole e magica cornice del 17° Roma SEVEN International Rugby Seven Tournament 2018 scende in campo, per la prima volta, il wheelchair rugby: il 13 giugno, presso la sede della Stella Azzurra in Via Flaminia 867, due formazioni italiane si sfidano in una dimostrazione di rugby in carrozzina.

Una squadra è costituita dal Team della Asd Ares Centurioni WR di Roma, l’altra da giocatori provenienti da diversi team Italiani, (ASD Padova Rugby, Asd Mastini Cangrandi Verona e ASD Polisportiva Milanese), molti dei quali hanno già vestito la maglia della Nazionale Italiana di Rugby in carrozzina. Partecipa alla sfida anche Maria Caponio, grande amica di Fondazione Telethon che è stata ospite della maratona tv 2017. Maria affronta una grande sfida personale contro una malattia genetica, la Charcot-Marie Tooth, ma la supera anche grazie allo sport e al rugby in carrozzina. Rileggi la sua storia

A coordinare la dimostrazione dalla panchina il Tecnico del Padova Rugby, nonché Tecnico della Nazionale Italiana, Franco Tessari. Arbitra l’incontro Federica Godi.

Cos’è il wheelchair rugby?
Ciò che esalta nel wheelchair rugby sono i ripetuti contatti, spesso ad alta velocità, che avvengono tra le carrozzine da gioco costruite proprio per resistere a questi scontri, mentre è assolutamente vietato il contatto fisico tra gli atleti.
Si gioca in palestra su un campo con le dimensioni di quello per il basket, con un pallone simile a quello della pallavolo, e ogni squadra è costituita da quattro giocatori, la cui classificazione personale (che fa riferimento all’abilita fisica residua) non può superare nel totale gli 8 punti. Le squadre possono essere costituite da atleti sia maschi che femmine.
Trova le sue origini in Canada negli anni 70, con l’obiettivo di far fare uno sport di squadra anche ad atleti con disabilità gravi, e proprio a Toronto si disputò il primo torneo internazionale tra le prime squadre degli Usa, Gran Bretagna e Canada. Successivamente il Comitato Paralimpico Internazionale, nel 1994 , diede a questo sport il riconoscimento di sport Paralimpico. Dobbiamo attendere gli anni 2000 per vederlo incluso nei Giochi Paralimpici e quindi sport da medaglia.

Nel 2011 la disciplina approda in Italia, iniziando da Lignano, grazie all’iniziativa del pluricampione Alvise De Vidi e all’appello del presidente del CIP Luca Pancalli che auspicava la diffusione di questa disciplina anche nel nostro paese . Oggi il wheelchair rugby è praticato in più di 45 paesi al mondo .
Ad oggi la nostra Nazionale Italiana del wheelchair rugby ha disputato gli Europei ad Anversa nel 2013, a Praga nel 2015 e a Nottwil nel 2016 . Nel ranking a fine 2017 occupava in Europa il 12° posto ed era al 17° posto nel mondo.

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